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La degustazione |
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Rosso rubino intenso e brillante. |
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Aromi intensi di frutti rossi e neri con sentori di macchia selvatica, delicate note speziate, alloro e tabacco. |
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La trama afferma la sua potenza con grazia, in un profilo slanciato, senza prepotenza, e con una maturità ideale. |
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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 14 e 16°. |
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Galletto allo spiedo, tournedos di maiale marinato con olio al timo, anatra ripiena di castagne, spiedini di manzo e peperone ross. |
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Entro il 2029. |
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La tenuta e il vino |
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Direzione la Gigondas con Dominique Raspail-Ay, che dal 1982 lavora il Grenache in tutte le sue sfumature. Oggi è affiancato dai figli Anne-Sophie e Christophe e insieme forgiano vini di rara complessità e finezza, facendo salire la tenuta di livello in termini di qualità.
Il terroir di altitudine - 19 ha con viti di età media di 60 anni - conferisce al frutto una piacevole freschezza. Il lungo affinamento in grandi contenitori, prima in botti poi in vasche di cemento, levigano il frutto maturo e vigoroso, destinato a un lungo invecchiamento. |
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Il Gigondas Rosso 2021 viene da un’annata particolarmente fredda che gli ha permesso di sviluppare bellissime sfumature del sud, macchia mediterranea, bacche nere, spezie e alloro, con qualche tocco di sottobosco che si intromette piacevolmente e un accenno di cacao. La trama afferma la sua potenza con grazia, in un profilo slanciato, senza prepotenza, e con una maturità ideale. Un bellissimo vino da bere tranquillamente nei prossimi 5 anni. |
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Vendemmia manuale da vigne di 55 anni. Vinificazione tradizionale in vasche di cemento. Affinamento 100% in vecchie botti di rovere. |
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Ricompense |
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Tenuta citata nella Guide des Meilleurs Vins de France 2024 Voto Valap 91/100 |
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