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Il consiglio del sommelier |
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Servire tra 10 e 12°. |
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Pesce, carni bianche, formaggi a pasta cotta. |
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Entro il 2030, oltre per gli intenditori. |
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La tenuta e il vino |
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Jane Eyre è originaria dell’Australia ma è nella Borgogna che muove i suoi primi passi alla fine degli anni ‘90 e si forma presso i grandi nomi del settore, tra cui Chevrot a Maranges, Thierry Matrot poi Dominique Lafon a Meursault. La sua carriera prosegue presso Christopher Newman, talento della Côte de Beaune, prima di creare la sua Maison nel 2011.
Oggi è rinomata grazie alle sue letture innovative delle denominazioni della Borgogna e al di fuori. La vinificazione con vendemmia intera e il minimo di solforosa costituiscono le basi di questi vini realizzati con grande cura e che si collocano ai vertici della gamma.
Valutata con 2 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France, l’azienda spicca per i suoi vini infusi, che preservano il frutto offrendo una lettura sincera del loro luogo di provenienza. |
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L’affinamento meticoloso in botti permette al Santenay Bianco 2022 di rivelare tutta la mineralità dello Chardonnay sapido e floreale, da un lato, e la discreta legnosità dall’altro. Il frutto pieno e maturo trova al palato un succo che combina concentrazione, freschezza e tensione, il tutto sottolineato ancora una volta da una legnosità molto adatta. Da apprezzare nei prossimi 5 anni e oltre. Valutato 93/100 dal Comitato Valap. |
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Vendemmia manuale, affinamento per 12 mesi in botti di rovere francese. |
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Ricompense |
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Tenuta valutata 2 stelle nella Guide des Meilleurs Vins de France 2025 Guide des Meilleurs Vins de France 2025: 92/100 Tenuta valutata 94/100 dal Comitato Valap |
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