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Estero

Tenuta Tignanello - IGT Toscana - Solaia - Rosso - 2019

Caratteristiche

Paese/Regione: Italia

Annata: 2019

Denominazione: IGT Toscana

Vitigno: Assemblaggio di Cabernet Sauvignon, Sangiovese & Cabernet Franc

Alcool: 14 % vol.

Colore: Rosso

Capacità: 75 cl

Ricompense

Robert Parker: 97/100.

Vino:

L’IGT Toscana Solaia Rosso 2019 è uno dei più importanti vini italiani ed è candidato al titolo di miglior vino al mondo. Un vino prodotto solo nelle migliori annate e sottoposto a un livello di esigenza degno dei Grand Cru Classé. Ogni minimo dettaglio è gestito con estrema precisione, dalla vendemmia all’affinamento, in botti di rovere francese nuove. Il risultato è all'altezza dello sforzo: naso di grande complessità aromatica, tra frutti neri, tocchi floreali, spezie e tabacco, sostenuto da una struttura notevole. Il sorso è generoso, ma al tempo stesso morbido, riflesso sincero del suo terroir calcareo. La quintessenza della Toscana, di un’originalità inimitabile, capace di stupire gli intenditori e di sedurre con altrettanta emozione i neofiti. Un capolavoro! Valutato Parker 97/100.

Vinificazione:

Vendemmia manuale. Uve state accuratamente diraspate e selezionate. Invecchiamento in barrique di rovere francese per 18 mesi presso le cantine sotterranee della tenuta, risalenti al XVI secolo.

Occhio:

Rosso rubino profondo e intenso.

Naso:

Aromi di frutti di bosco, in particolare lampone e mora, con leggere sfumature floreali di rosa.

Bocca:

Trama avvolgente con tannini fini e vellutati, sostenuta da una struttura speziata. Finale incredibilmente persistente.

Temperatura:

Servire tra i 14 e 16°C.

Abbinamento cibo e vino:

Porchetta, vitello tonnato, petto d’anatra rosato ai funghi, risotto cremoso al tartufo nero.

Maturazione:

Entro il 2045.

Solaia è il gioiello della famiglia Antinori, la carta vincente del vigneto mondiale. Questo cru di 10 ettari, situato a 400 metri di altitudine nel cuore del Chianti Classico, poggia su una base calcarea molto particolare.

La prima annata, prodotta nel 1978, ha aperto la strada ai “supertuscans”, come il Sassicaia e l'Ornellaia: vini affrancati dalla loro denominazione, ispirati ai tagli bordolesi, capaci di competere in aromi, consistenza e profondità con i loro omologhi francesi o con i migliori Grand Cru di Napa.