Domaine Didier Dagueneau - Vin de France - Blanc Etc... - Bianco - 2019

Vino:

Nel settore il Vin de France Blanc Etc… Bianco 2019 è conosciuto come il “bianco affumicato di Pouilly”, ma, al di là di questo aspetto affumicato, in questa annata particolarmente soleggiata vanta una freschezza superba. In bocca si presenta ampio e voluminoso, con una lunghezza ideale ed energica punteggiata da raffinati sapori esotici. Un'interpretazione perfettamente stilizzata del Sauvignon della Loira. Valutato 92/100 dalla Guide des Meilleurs Vins de France.

Vinificazione:

Vendemmia manuale, affinamento per 10-11 mesi in botti di rovere.

Occhio:

Oro chiaro con riflessi argentati.

Naso:

Bell'equilibrio tra la freschezza delle note floreali di glicine e agrumi e la legnosità nobile.

Bocca:

Vino maturo e fresco con una bella tensione finale. L'equilibrio ideale tra finezza e concentrazione gli permetterà di evolvere ancora per una decina d'anni.

Temperatura:

Servire tra 10 e 12° in un calice ampio.

Abbinamento cibo e vino:

Aperitivo, frutti di mare, scampi, aragosta, spigola alla griglia, piatti tipici della cucina giapponese.

Maturazione:

Entro il 2031 e oltre per gli intenditori.

“Les Jardins de Babylone” è l’icona del Jurançon. Sì tratta di una tenuta di soli 3,2 ettari fondata da Didier Dagueneau 20 anni fa, situata lungo le pendici dell'Aubertin e rinomata per la particolare vivacità dei suoi vini. Louis-Benjamin Dagueneau dà il massimo per portare la piccola produzione ai massimi livelli.

Questi vini freschi e fruttati, segnati da una meravigliosa acidità e una persistenza vertiginosa, sono semplicemente unici, poco alcolici, di grande finezza e di una precisione aromatica eccezionale, frutto di una raccolta manuale seguita da cernite e fermentazioni in legno nuovo in contenitori diversi, fût di 320 litri (sigari) e 600 litri (tonnes).

Louis-Benjamin Dagueneau realizza un lavoro esemplare perpetuando lo spirito di eccellenza e di alta qualità artigianale caro al padre. Una success story di cui parliamo nella nostra rivista Racines.

Riservati ai grandi ristoranti, questi vini sono praticamente inaccessibili al grande pubblico. Solo pochi fortunati possono accedervi.