Provenza
Mas de Bret - IGP Alpilles - Rosso - 2022
Caratteristiche
Paese/Regione: Provenza
Annata: 2022
Denominazione: IGP Alpilles
Vitigno: 45% Syrah, 40% Cabernet-Sauvignon, 15% Cinsault
Alcool: 13,5 % vol.
Colore: Rosso
Capacità: 75 cl
Ricompense
Voto Valap: 95/100
Vino:
L’IGP Alpilles Rosso 2022 nasce dall’assemblaggio di Syrah, Cabernet e Cinsault. Una miscela gestita in modo spettacolare e che oggi sprigiona note di grafite di grande classe. Non ci sono dubbi: è un rosso tipicamente mediterraneo, admonioso, affinato senza eccessi, che lascia spazio a un bel frutto nero con tocchi di spezie e erbe secche. Il tannino fine, il rilievo elegante e la freschezza danno vita a un grande vino. Da bere subito o nei prossimi dieci anni. Ha sedotto i nostri sommelier ottenendo la votazione di 95/100.Vinificazione:
Vendemmia manuale. Vinificazione a grappolo intero, fermentazione spontanea con lieviti indigeni. Affinamento per 18 mesi in foudre da 25 hl, seguito da 12 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Imbottigliamento senza chiarifica né filtrazione.Vino certificato Biologico.
Occhio:
Rosso intenso e brillante, con riflessi porpora e carminio.Naso:
Note di frutti rossi e neri ed erba secca.Bocca:
Al sorso è un’esplosione di sapori di frutta nera, spezie ed erbe aromatiche essiccate. Struttura elegante e fresca, con tannini setosi e ben integrati
Temperatura:
Servire tra i 14 e 16°C in un calice ampio.Abbinamento cibo e vino:
Focaccia con tapenade di olive nere, carré d’agnello arrosto al rosmarino, tajine di pollo con limoni confit e olive, petto d’anatra con fichi freschi.Maturazione:
Entro il 2032.
Nel cuore della Provenza, Le Mas de Bret compete con le etichette più iconiche del sud della Francia grazie al lavoro realizzato da Eloi Dürrbach, l’emblematico enologo del Trévallon.
Nel cuore della Provenza, l’azienda punta sull’eccellenza, rispondendo ai più alti standard qualitativi: coltivazione biologica, selezioni massali sotto l'egida del vivaista Lilian Bérillon, lavorazione della terra con cavalli, vinificazione con lieviti autoctoni, vendemmie intere e affinamento in botti Stockinger.
Dal 2013 a capo della tenuta troviamo Jean-Luc Placet e i vini d’autore realizzati vengono riservati a una cerchia ristretta di intenditori. Disponendo di soli due ettari di vigneto, la produzione è piuttosto limitata e sono in pochi i fortunati a poter apprezzare il suo talento.